di Aldo Carpineti
Partendo dalla piazza che sta tra il Principe di Piemonte ed il Principino e percorrendo poi per intero la Città Giardino si incontrano strutture recenti di vario aspetto e argomento che sicuramente destano ammirazione per la loro qualità artistica, il felice inserimento nel contesto urbanistico, il colpo d'occhio assai efficace e di effetto. Da Viareggio è lecito attendersi novità di rilevante contenuto ed immagine. La fama, la storia, l'indubbio blasone cittadino giustificano ed anzi richiedono interventi di questa portata.
Un Orso Polare campeggia con aspetto uniformemente bianco in tutta evidenza, seguito da figure ugualmente gigantesche che rappresentano due splendidi Cigni altrettanto tradizionalmente bianchi. Fra l'una e l'altra immagine la prima delle sculture (le Res Sacrae) di Andrea Roggi, toscano, tra i più noti scultori contemporanei (nato a Castiglion Fiorentino il 2 luglio 1962).
Forme che portano significati reali in termini di immediata eccellenza estetica e significati allegorici nei loro legami universali o comunque con ogni parte del mondo. Viareggio è città cosmopolita, lo è in particolare nei mesi estivi quando turisti vi prendono soggiorno provenendo da qualsiasi parte del territorio italiano (oltre ai consueti milanesi, non è infrequente incontrare napoletani e persino calabresi e pugliesi) ed europeo (tedeschi, inglesi, nordici ed anche francesi in numero considerevolmente crescente). Un contesto quindi assolutamente internazionale cui del resto la tradizione versiliese ci ha abituato da epoche non vicinissime. La presenza del cinema, della televisione, rappresentazioni artistiche legate al Maestro Giacomo Puccini e ad artisti di grande livello ed immediata presa che qui ebbero i natali come Lorenzo Viani, Elios Lippi e tanti altri sono testimonianza di vitalità culturale e non interrotta pratica delle arti. Ne sono evidenti segni le numerose opere ospitate dal Museo di Arte Contemporanea di Piazza Mazzini e la splendida location di eventi che è Villa Argentina, fra via Fratti e via Vespucci. Essa stessa immagine di grande evidenza artistico-architettonica in stile Liberty inizio '900 e ricolma di affreschi, stucchi, sculture, decorazioni di pregevolissima fattura.
Un contesto quindi di vigore e fermento culturale che ha proprie origini e radici in più di un secolo fa e trova riscontro nella crescita della città in termini economici e nella fama profondamente originale ed unica. Appare ben vero infatti che il mare e il paesaggio ma anche la presenza di strutture balneari ed il contesto turistico, nonché evidentemente l'impronta locale raffinatamente popolare (basti citare via Regia, Torre Matilde e non lontana isola pedonale) hanno qui caratteri distinti rispetto a qualsiasi zona o località viciniora o lontana. Diverso è il paesaggio ligure, come quello della costa campana o delle isole italiche; accezioni che presentano ciascuna proprie particolarità non confondibili tra loro.
Proseguendo dunque il percorso lungo la Città Giardino, che avrà naturale sbocco in direzione nord-ovest nei congiungimenti diretti con il Lido di Camaiore, si hanno altri incontri di spettacolare rilievo. Alcuni grandi pannelli rappresentanti progetti di ulteriori ristrutturazioni urbanistiche in prospettive decisamente moderne come aspetto e funzionalità. Anteprime di concezioni rivissute di Viareggio in prima fila nella proposta di stili metropolitani al passo con i tempi e le attuali urgenti esigenze. Anche nell'aspetto, non soltanto nei contenuti legati a imprenditorialità di oggi, produzione e servizi in concezioni aggiornate al tempo reale. Aspetti che richiamano visioni (mi sia permesso l'accostamento) giapponesi o americane del mondo e delle sue manifestazioni.
Attendiamoci dunque modifiche al tessuto urbano viareggino anche assai insistenti ma tuttavia tali da conservare lo spirito, l'atmosfera, in una parola l'anima che di Viareggio sono sempre state le profonde significazioni e ne hanno determinato fama e conoscenza ovunque. Viareggio, in alcune sue parti, cambia veste ma conserva la sua classica ispirazione e personalità.
A queste considerazioni non può non fare seguito un appello o, come preferiate chiamarlo, un invito caldamente rivolto alla Amnistrazione Comunale. Visto il risultato delle opere di ristrutturazione poc'anzi descritte, peraltro diventate nel recente passato di urgenza impellente e non più rinviabile nel tempo, analoghe risoluzioni si attendono per l'intera Passaggiata a Mare di Viareggio che, sia nel marciapiede sia nella pavimentazione tutta, presenta irregolarità pronunciate, tratti rifatti a pelle di leopardo, punti persino pericolosi per lo stesso passeggio. Un integrale lavoro del genere di quello messo a punto nel tratto Città Giardino pare indispensabile e da farsi in tempi brevi. Inverno corrente e prossima primavera sarebbero i momenti migliori per ripresentare nell'estate 2023 un look ineccepibile, elegante e di grande effetto.
Viareggio lo merita... e lo esige anche. Interventi su zone molto rappresentative non possono rimanere un episodio che non tenga conto di quanto di Viareggio è più legato alla propria immagine, più frequantato e in evidente mostra di sé. Oggi (e si sono sottolineati gli aspetti moderni del contesto) il branding è irrinunciabile, un imperativo categorico, del resto condiviso da larga opinione corrente fra i frequentatori tutti, siano essi locali o vengano da fuori. La Passeggiata è Viareggio stessa, il suo volto ed espressione. Il salotto bello della Versilia più conosciuta ed autentica.
Venerdì 30 dicembre 2022
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