di Aldo Carpineti
Quel che colpisce ed impressiona immediatamente è l'utilizzo di grandi spazi nel modo più razionale ed anche esteticamente pregevole.
Il grande campo di calcio, verdissimo in erba sintetica e delimitato da linee bianche che risaltano sul green, la pista in pavimento rosso che lo circonda, i tavolini esterni del bistrot distribuiti per larghi tratti in modo saggio e gradevole, le strutture e gli impianti sportivi...
Lo abbiamo definito in un precedente articolo un'oasi, e tale continua ad apparirci malgrado la non episodicità della nostra frequentazione che conserva ogni volta lo stupore iniziale. L'abitudine qui non ha presenza, è sempre una emozione rinnovata.
Si è trattati con gentilezza e tatto, unito alla professionalità che sempre qualifica gli ambienti dove la si trova. Un posto dove indiscutibilmente piace stare: un logo informa che lo sport non è che il punto di partenza. Niente di più vero. Sport ad alto livello, praticato con gioia e serietà al tempo stesso, qui tutto è contraddistinto da queste due caratteristiche. L'impegno praticato con spirito sollevato, la pratica sportiva che non può essere banale per risultare efficace ed insieme la fantasia che corre e rallegra.
Lo sport, si diceva, come punto di partenza. Poi arriva il benessere. A questo mira l'intera Organizzazione e l'insieme degli intenti profusi. Proprio la ricerca del benessere: un punto chiave della vita di oggi che qui è interpretato in maniera assolutamente originale e totalizzante.
Un riferimento di indiscutibile pregio per l'intera città di Viareggio: non c'è dubbio che una percentuale elevata di cittadini locali ed anche di vacanzieri arriverà gradualmente a popolare sempre più questi spazi, ne vale veramente la pena. Una occasione irripetibile.
Martedì 29 marzo 2022
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