Il mondo di oggi e la Formazione in esso come si inserisce e. Learning nel discorso

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Il mondo di oggi e la Formazione in esso
come si inserisce e. Learning nel discorso

Apprendere è diventato imprescindibile funzionalmente al cambiamento

di Aldo Carpineti

Conferenza in Federmanager Genova
Conferenza in Federmanager Genova

Il mondo cambia in fretta e non c’è chi non se ne accorga. Richiede soluzioni nuove a nuove problematiche, superamenti di traguardi appena raggiunti, asticelle da oltrepassare poste sempre più in alto…

Si può dire che il cambiamento sia diventata l’unica costante presente nella attualità e nella modernità. Pur rimanendo presenti valori umani fondamentali si trasformano le modalità di interpretazione e di percorso.

Tutto quanto deriva da motivi diversi spesso anche in condizioni di concausa tra loro: il correre dei progressi tecnologici a velocità crescenti, le modifiche nella comunicazione e nelle tecniche produttive, l’abbattimento delle barriere tra Stati, l’avvicinarsi delle distanze tra Paese e Paese, i grandi flussi migratori, la globalizzazione intesa in senso economico e sociale, gli aggiustamenti all’etica corrente sono tutti fattori che contribuiscono a trasformare spesso radicalmente il nostro modo di pensare e di vivere.

Essere al passo con i tempi, non perdere i treni che passano diventa una esigenza imprescindibile, tanto più nel mondo organizzato, laddove il concorrere di più prestazioni contemporanee richiede simultaneità nelle scelte e nelle realizzazioni, coerenze nei comportamenti, efficacia nelle tendenze ai risultati. Una complessità che in tempi passati non era richiesta né pensata appare invece oggi fattore influente su ogni attività intrapresa.

Ecco dunque l’esigenza di un continuo aggiornamento, su ciò che ancora non si conosce, ma ancor più su ciò che appare ai nuovi orizzonti della realtà. Chi si ritenga arrivato oggi difficilmente ha un atteggiamento utile, la ricerca continua, persino la curiosità diventano indispensabili non solo per crescere ma anche per rimanere al passo. Non a caso, a volte, forti professionalità vengono col tempo superate malgrado il loro indubbio valore ed i successi ottenuti. Ciò che è nuovo richiede nuovi approcci. Quanto è classicamente valido rimane profondo substrato a successivi passaggi ugualmente necessari dal punto di vista qualitativo.

La Formazione, dunque, diventa elemento necessario, sempre più. Lo studio e l’applicazione personale rimangono fattori determinanti ma non disgiungibili da accrescimenti esterni al proprio ambito culturale e conoscitivo. Saper scegliere le fonti di aggiornamento e i contenuti più appropriati assume le caratteristiche di una vera scienza, di capacità che derivano dall’esperienza e da una visione interdisciplinare della realtà.

Non soltanto un problema di contenuti, ma anche di modi, di mentalità… che deve essere la nostra, e di requisiti i più idonei ad esaltarla.

Conoscere persone e situazioni, fare network e rete anche nella cultura, di qualsiasi natura essa sia, entrare nel dettaglio delle conoscenze laddove il proprio ruolo e le proprie mansioni lo richiedano si fa sempre più urgente. A tutte queste esigenze, che sono la realtà di oggi, rispondono i criteri legati alla pratica di e. Learning; è essa la risposta più adeguata a queste richieste connesse, poiché si trova in sintonia logica con loro, parla il loro stesso linguaggio e ad esse trova le soluzioni più adeguate. 

La complessità che genera semplicità applicativa è il motivo corrente più efficace che possa essere messo in campo. La logica dello strumento digitale, pur nella spesso elaborata prassi, ha come scopo finale la semplificazione delle soluzioni. Ed a ciò tende il sistema ed il contenuto che è proprio della e. Learning.

Alcuni esempi, non è difficile averne sotto gli occhi. I cambiamenti nella quotidianità, nel vivere sociale, nel pensare importanti aspetti della propria esistenza che non erano tali prima è un processo in atto da tempo, accelerato dalla pandemia ma non determinato da essa. Piuttosto dal crescere del mondo giovanile e delle istanze di esso. Vanno di pari passo fenomeni come l’organizzazione del mondo del lavoro, la diversa distribuzione dei compiti famigliari, la prevalenza di aspettative alternative rispetto a quelle tradizionali. Non se ne fa qui una questione valutativa. Difficile dire se il tempo passato fosse meglio di quello attuale o viceversa: non è neanche tanto utile darsi una risposta. Più utile sarà invece rendersi conto che i cambiamenti avvengono e ad essi sarà opportuno dare gli indirizzi migliori.

Si cambia scegliendo lavori che concedano tempo per le proprie occupazioni diverse, si cambia abitando in modo nuovo, rispondente a criteri di utilità di gradevolezza e di benessere piuttosto che improntati all’antico baluardo della vicinanza al posto di lavoro. Il posto dipendente diventa sempre più raro, non lo vuole il datore che difficilmente può promettere a tutti periodi lunghissimi di permanenza presso la propria azienda, non lo vuole neanche il lavoratore che alle garanzie del tempo indeterminato preferisce le alternative del lavorare viaggiando, del poter accudire di più ai propri figli, di soddisfare proprie richieste personali che mal si conciliano con la timbratura del cartellino e le otto ore quotidiane in fabbrica o in ufficio. Le sicurezze del lavoro di un tempo si barattano con le maggiori libertà di oggi. Forse banalmente si inserisce qui il discorso oggi di moda, per ragioni valide o no, dello smartworking. Lavoro snello o intelligente non è mandare a lavorare tutti da casa: è invece permettere le condizioni di vita sposate alle condizioni di lavoro che il dipendente gradisca ed all’unisono siano congruenti con le aspettative di profitto dell’azienda. Un equilibrio non facile che mette a dura prova ogni relazione organizzativa ed umana, ma che pare l’unica strada da percorrere, pur se ardua e difficile, se si vuol perseguire lo scopo del vivere secondo le proprie inclinazioni. Per ciascuno la propria, un lavoro certosino, individuale per chi nell’ambito delle Risorse Umane aziendali abbia questi compiti. Un incontro tra volontà aziendali e volontà personali da costruire caso per caso. 

Le giovani coppie ma anche i single cercano abitazioni adatte a loro, nelle periferie che valgono piuttosto che nei congestionati centri cittadini, gli spazi per il lavoro per il tempo libero per il gioco ed il ricevimento degli amici, la convivialità assumono importanza determinante. Si sacrificano altri aspetti ma non quello del vivere in un ambiente a sé confacente. Il correre che è una costante del proprio vivere pubblico trova contrappeso nella ricerca dell’agio nel proprio privato. Ed anche gli status symbol di una volta perdono quota, la sostanza delle cose sempre più prevale, quanto è facciata è lasciato a pochi, i più oggi guardano a ciò che delle cose è l’essenza.

Quali i riflessi nella Formazione? Neanche di riflessi si può parlare, giacché la Formazione stessa si incanala su queste direttrici portanti, su questi valori comuni e riconosciuti come collettivi ed individuali ad un tempo. La Formazione diventa vita, non un momento, non un episodio, ma costante presenza, arricchimento indispensabile e spontaneo ovunque, attraverso le modalità che sono comuni al vivere di oggi, ne è una parte costitutiva, naturale, simbiotica e porosa verso tutti gli altri aspetti dell’essere.

L’e. Learning insegna materie ma insegna anche ad imparare, a capire quali siano le leve da far funzionare nel proprio sentimento e nell’amor proprio per determinarsi ad una quotidianità di apprendimento dalla scuola e dalla strada, dalla realtà e dalla natura, dalle situazioni e dalle persone.

Tutto si impara nella vita, a tutto ci sia allena. Allenarsi al meglio è proficuo e soddisfacente. Motivo di libertà intellettuale e di saper stare al mondo, la cultura aiuta a vivere se interpretata secondo le migliori intenzioni. Chi impara dall’essere allievo poi impara anche da sé, perché la realtà di ciascuno di noi e quella esterna non sono poi tanto distanti.

Un tutt’uno, qualcosa che nella vita odierna affonda le proprie radici ed in essa dà i suoi frutti, di diversa specie ed aspetto. Migliorare e migliorarsi è finalità del nostro vivere: ogni atto è tendente a questo fine, a maggior ragione gli atti che possano produrre diretta efficacia nel nostro personale e collettivo bagaglio umano.

Alla e. Learning oggi ci si dedica sempre di più e da più parti. Accompagnarsi con qualcosa di nutriente, di bio-alimentazione, potremmo dare questa definizione un po ardita ma calzante. L’esperienza di e. Learning appaga e conquista sempre crescenti strati di popolazione, di professionisti, di lavoratori. La si può considerare alla stregua di una nostra compagna di viaggio, fra le più utili ed accreditate. Richiede un piccolo sforzo iniziale per chi non vi sia ancora avvezzo, ma conquista con i suoi risultati e le sue affascinanti prerogative. Non ci sia limite il pensare di non essere adatti a questo strumento. Se ad esso ci dedicheremo, da qualsiasi parte del dibattito ci si ponga, ne avremo soddisfazioni e aiuti per proseguire. 

Propongo a questo scopo di scegliere un primo corso che abbia valenze fra le materie che si considerano fra le più gradite, non necessariamente fra quelle più ostiche e pesanti, non escludiamo turismo, sport, svago; in modo da cominciare con il piede giusto e acquisire le dovute famigliarità senza sforzo. Il resto verrà da sé.

Mercoledì 19 gennaio 2022

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