di Aldo Carpineti
Attese crescenti. Va ancora trascorso Capodanno ma ciò che è rappresentativo di Viareggio e della Versilia, unico in Italia e noto in tutto il Mondo è il Carnevale. Significa che Capodanno è festa comune, giubilo per tutti, nessuno escluso, persino per quelle popolazioni che fanno riferimenti a calendari diversi.
Il Carnevale Viareggino invece è profondamente distintivo. Come tale è vissuto dai locali e concepito anche da chi viareggino non è, in diversi modi e maniere forse, ciascuno il proprio, il Carnevale si può amare più o meno, ma se ne ha comunque un concetto senza paragoni.
Questo è quanto non soltanto appare. Ma invece cosituisce la vera essenza delle cose. Vivere le proprie vicende in prima persona come segno che ci appartiene profondamente e ci caratterizza. Noi siamo così. Io sono così. Egoismo? Individualità? non credo, in realtà si tratta di essenza e l'essenza non si tradisce. Da nessuno avremo quanto abbiamo da noi stessi. Magari da altri di più, ma non le stesse cose. Non è un giudizio qualitativo, non è neanche un giudizio.
Significati del Carnevale, significati di ogni cosa. Il Carnevale ci rammenta una verità universale. Festa comune, presenza collettiva sulla Passeggiata, mescolarsi di gente di ogni estrazione e provenienza, mix totalizzante. Eppure anche unicità del nostro io. Un aspetto oggi da qualcuno dipinto come negativo, persino demonizzato. Disconoscere l'ego oggi è moda. Se non ci fossero le differenze (o diversità, chiamiamole come vogliamo) non avrebbe neppure senso di esistere il principio di uguaglianza che è cardine della nostra Costituzione. Concepirlo, formularlo, rispettarlo è riconoscimento di differenze esistenti. Gli intenti, legittimi anzi sacrosanti, sono diretti ai trattamenti, non alle essenze.
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Mercoledì 28 dicembre 2022
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