Le parole che seguono sono il frutto di una piacevole conversazione con una grande donna nonché anima meravigliosa che da anni porta avanti il suo progetto con grande dedizione. Ho avuto il piacere di conoscere Serena a gennaio di quest’anno grazie ad un’amica in comune. Serena è una persona brillante e piacevole quindi non è difficile restarne affascinati ma ci sono connessioni che non si possono giustificare con della buona retorica. Nel maggio scorso ci siamo incontrate e lei mi ha presentato questo suo nuovo progetto che tanto nuovo non è perché, come si capisce dalla lettura dell’articolo, le ricerche nascono un bel pò di tempo fa. Serena, difatti, è una educatrice fino al midollo, si è sempre occupata di bambini e da qualche anno dirige una casa nido presso la propria abitazione. Per chi non conoscesse le case nido sono realtà relativamente recenti in Italia, dove è data la possibilità di ospitare, presso la propria abitazione, bambini con un’età compresa tra zero e tre anni; ovviamente l’assistenza deve essere effettuata a cura di personale qualificato. Le case nido hanno un proprio orientamento educativo, con propri valori. Nel caso specifico, nel nido di Serena, tutto parla di Natura. Per varie vicissitudini la casa nido si è evoluta a tal punto che è stato necessario cercare un nuovo spazio. Adesso, però, vi lascio alle parole di Serena Manzani.

« Dodici anni fa ho aperto un nido domiciliare a casa mia. È nato come un esperimento perché, ai tempi, anche se già abitavo a Capannori ero coordinatrice di un nido a Firenze. Facevo quindi la pendolare ed era faticoso perché avevo anche un figlio piccolo. Oltretutto era un paradosso visto che mi ero trasferita per vivere in campagna e poi finivo col passare il tempo in autostrada. Quando a Capannori hanno aperto questo bando per l’apertura di nidi domiciliari, io ho voluto partecipare. Inizialmente ho intrapreso questo cammino con un’amica poi è stato necessario assumere del personale. Il progetto è stato un successo perché negli anni è cresciuto sempre di più tanto che quando il percorso nido arrivava al termine, e quindi i bambini si dovevano trasferire alla materna, capitava sempre, e dico sempre, che i genitori richiedessero di ampliare la nostra attività comprendendo anche la materna.

Ovviamente per fare ciò era necessario avere a disposizione degli spazi adeguati e devo riconoscere che i genitori stessi, pur di mantenere il rapporto con noi, si proponevano di collaborare alla ricerca del fondo. Tutto questo però è partito anni fa e trovare i locali giusti non è stato affatto facile per i limiti che ancora sono presenti, nel senso che affittare una casa per viverci va bene, affittare una casa per realizzare un nido domiciliare è più ostico da accettare. Il mio sogno sarebbe stato la casa nel bosco e ci sono state delle belle case in tal senso ma, per i motivi che ho detto, non sono state portate avanti. Insomma per un motivo o per un altro le proposte sfumavano. Quest’anno mi sono detta: «O troverò il posto giusto o attacco le scarpette al chiodo!» anche perché pure il nido domiciliare stava diventando un orizzonte dai contorni sempre più sfumati. Avendo un figlio adolescente le esigenze cambiano.

Alla fine, dopo mesi di ricerca (considera che ho iniziato lo scorso anno a novembre) sono approdata in questo spazio che, benché non abbia le caratteristiche che sognavo (la casa nel bosco appunto) aveva, però, tante altre potenzialità una tra le varie il fatto essere circondato da molto terreno alla fine del quale c’è un bosco con un ruscello che noi negli anni abbiamo frequentato assieme ai bambini. Dunque un ambiente che, bene o male, già conoscevamo e questo mi permette di non stravolgere le attività già intraprese con la casa nido quindi anche i bambini che già facevano parte del nido godono di una certa continuità. Questo terreno attiguo ai nuovi locali verrà completamente recintato per fare attività all’aperto e abbiamo già valutato di effettuare delle collaborazioni con i coltivatori e gli allevatori locali. Gli spazi interni prevedono un’aula polifunzionale in cui vorremmo fare attività per bambini oltre i 6 anni in quanto abbiamo ricevuto molte richieste da parte di genitori che vorrebbero far integrare il percorso della scuola pubblica con altre attività più rispondenti a certi principi.

Ovviamente avremo anche lo spazio 0-6 anni che verrà organizzato in due gruppi (0-3 e 3-6 anni). La cucina sarà rigorosamente interna. Prevediamo di prendere al massimo venticinque bambini, poi in futuro valuteremo se ampliare il numero di bambini da poter accogliere. A me piacerebbe che questo luogo possa diventare un’opportunità per l’intera comunità territoriale magari pianificando dei pomeriggi o dei fine settimana con percorsi, ad esempio, sulla genitorialità o sulla comunicazione efficace genitori-figli. Magari anche incontri di yoga così come attività connesse alla musica, anzi, la musica sarà basilare perché è ormai risaputo come produca effetti sul nostro corpo e sul nostro cervello pertanto abbiamo già strutturato un laboratorio sulla musica e la corporeità e abbiamo chiesto una collaborazione a Paola Massoni per questo progetto.».

Il centro educativo 0-6 si trova a Capannori, fraz. Pieve di Compito in via di Tiglio n. 655 e ha già un nome, “Naturalmente bimbi”, un gioco di parole che rende bene l’idea di uno spazio dedicato ai bambini ma con un approccio più semplice, più consono e rispettoso della natura. Per il prossimo sabato 21 ottobre dalle ore 15 è previsto l’evento inaugurale e, come potrete notare dal programma pubblicato nelle immagini a fianco, sono previste numerose attività quali Laboratorio di Musica e Yoga o il laboratorio creativo per cui è necessario prenotarsi per i posti limitati. Seguirà “Il Canto del ciclamino: avventura nel bosco” e il gran finale con Fabiccio il Mago. Ovviamente sarà offerta la bio merenda a cura della cuoca. Per info e prenotazioni potrete contattare l’ Associazione Naturalmentebimbi al 3517293393.

Sono euforica ed entusiasta per questa nuova realtà che nasce. Sono sempre più cosciente, ogni giorno che passa, che è necessario impostare nuove basi da cui partire, basi che abbiano il sapore dell’autenticità e iniziare dalla terra lo trovo perfetto. La terra ha i suoi cicli, chiede rispetto ma restituisce molto. La natura ci fa comprendere che siamo parte del tutto, che un’ape non è meno importante di un uomo (anzi), che solo dal rispetto reciproco e dalla collaborazione la vita prospera. “Naturalmente bimbi” segue questa etica ed ha il grande plauso di aver compreso come sia fondamentale coinvolgere la comunità tanto che le proprie iniziative sono tutte rivolte in tale ottica. Chapeaux a Serena che tenacemente ha creduto nel suo progetto.