Chi mi vede in questi giorni a Genova mi chiede se sono tornato. Invece qui ho da sbrigare faccende legate alla necessità di consegnare la casa vuota all'acquirente, concluse le pratiche di rito della vendita. 

Viareggio come un nuovo capitolo. Non certo un salto nel buio: conosco la città da più di trent'anni ed ho qui amicizie ed ambiente. La Toscana settentrionale non è un segreto per me. Ciò non toglie che mi aspetti da questa svolta indirizzi e percorsi originali. Legati forse alla mia esperienza pregressa, fondata su conoscenze di persone e situazioni di vario ambiente e natura, e tuttavia da vivere con rinnovati intenti e spirito di scoperta.

Avere alle spalle capitoli che si sommano per un totale di quasi 73 anni è un mare nel quale scegliere la pesca quotidiana. Non c'è che l'imbarazzo della scelta, tanti sono gli ambienti e le relazioni cui ho preso parte in tutto questo lunghissimo periodo. Ed allora ogni giorno sarà qualcosa di inventato al momento. Le distanze e le barriere naturali sono oggi ostacoli superabili utilizzando la tecnica e l'intuito ispirato.

Su social professionistici ho spesso dibattuto con colleghi che hanno della programmazione del lavoro e della propria vita una dettagliatissima immagine: ritengono utile non lasciarsi scappare nulla di quelle che sono le previsioni del futuro e le anticipano nel loro presentarsi ipotetico; personalmente ho una impostazione ed una mentalità diverse. Sono portato ad una pianificazione essenziale, improntata a indirizzi di massima, che dia poi spazio alla inventiva ed alla varietà di scelte secondo le circostanze e le esigenze così come si presentano al momento reale. Vedere gli sviluppi nei loro aspetti generali, e poi dare libertà alle preferenze dell'attuale e, quando necessario, alle attitudini al problem solving. 

Qualcuno mi ha detto che ho fiducia nella vita. Credo sia proprio così. La vita con tutto quel che propone, le persone e le vicende nella loro variegata complessità, che assume caratteri di semplicità positiva quando la si affronti con la consapevolezza di sé e delle cose. Un informato senso comune che subentra allorché l'esperienza abbia fatto propri i principi fondamentali del vissuto e del vivere. Quando il cammino della vita sia stato sufficientemente messo in chiaro con sé e con altrui, il proprio futuro si presenterà altrettanto pianamente e senza traumi insolubili. L'esperienza appartiene al passato ed all'avvenire.